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Christian Basetti

"Troppo facile trasmettere un emozione con soggetti già capaci di rilevare un'emozione con i propri gesti ed espressioni... la vera difficoltà è in qualcosa di inanimato!"

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Biografia

Christian Basetti, classe 1979, vive e lavora a Milano. 

Dal 2014 si è immerso nel mondo della fotografia, complici alcuni viaggi all'estero.

 

Da autodidatta si è dedicato a perfezionare la fotografia legata alla paesaggistica, i grandi viaggi avventurosi lo spingevano quasi naturalmente ad approcciarsi a questo genere. La fotografia era diventata indissolubile dai viaggi zaino in spalla che faceva in solitaria. Non li affronta solamente con spirito documentaristico ma cerca di realizzare scatti in chiave fine art, la sola fotografia di reportage non lo appassiona, si è sempre sentito un esteta dell'immagine.


Appassionato inoltre di fotografia d'architettura, anche in questo caso ammira l'iconocità delle grandi opere sia del mondo antico che moderno; nella sua passione sente la sfida di far parlare coi suoi scatti le grandi opere costruite, come se fossero creature narcisistiche silenziose in attesa di qualcuno che esprima la loro grandezza.
 

Ma dal 2015 la passione per la fotografia d'ambienti, l'avventura ed il rischio confluisce nel nuovo genere fotografico che tratta fino ad oggi: la fotografia di antichi luoghi decadenti, cercando di trasmettere inusuali emozioni e di dare voce a queste strutture cariche di malinconico fascino.

Un mondo segreto, nascosto e silenzioso che esiste sia nel presente che nel passato, in una dimensione sospesa fuori dal tempo.
La ricerca dei luoghi é parte integrante della sfida, oltre al rischio legale di essere scoperti in proprietà altrui spesso sorvegliate o comunque non pubblicamente accessibili.
 

Anche qui, con uno stile personale rivolto sempre all'estetica, non si limita mai esclusivamente all'aspetto documentaristico, ma vuole rappresentare l'antico orgoglio di luoghi destinati a essere cancellati dal tempo, in una maniera completamente differente dalle solite immagini di luoghi decadenti di altri fotografi esploratori dell'abbandono.

 

Si ispira allo stile del Caravaggio, realizzando lavori fotografici che raggiungono la qualità di un dipinto grazie ad un attento studio della luce nelle varie ore della giornata. Applica anche a questo genere la sua esperienza nella paesaggistica in cui c'è esclusivamente dipendenza dalla luce naturale

 

Ha creato così nel tempo il macro progetto chiamato "Forgotten Art-chitectures" applicando la sua visione fine art a queste strutture dimenticate.

All'interno del macro progetto esistono altri sotto progetti come "Va, pensiero" dove i principali protagonisti sono antichi palazzi nobiliari con un richiamo nostalgico alla gloria passata italiana, ispirato dai versi Verdiani dell’opera teatrale “Nabucco”.Oppure “Break from Oblivion” dove la potenza della luce fa breccia nell’oscurià andando a restituire degli effimeri momenti di rivalsa ai luoghi dimenticati. “Profanato” invece è centrato su antichi luoghi di culto religiosi. L’Italia, anche in quest’ambito, mantiene la sua reputazione legata alle chiese e all’arte religiosa. 

Caravaggio, il grande inspiratore

Molti fotografi autoriali illustri di interni si preoccupano esclusivamente del soggetto, rappresentato solo nella sua concettualità visiva. Ma perchè non curare anche la luce in modo da avere un prodotto che includa anche una componente estetica che possa risultare piacevole per l’acquirente e chi lo vede?


Sentiva che mancava quindi qualcosa, un ingrediente segreto per distinguersi da altri esploratori e fotografi.

L’ingrediente era Caravaggio.
Caravaggio è considerato il primo grande fotografo grazie alla sua tecnica basata sullo studio delle luci ed ombre.
Quale miglior fonte d’ispirazione poteva trovare per creare un ponte tra fotografia urbana e pittura?

Il grande artista italiano utilizzava soggetti emarginati della società, come vecchi mendicanti e prostitute, per poi glorificarli in trasposizioni di santi e madonne. Ed anche le sue nature morte mostravano frutti in fase di maturazione avanzata, con atmosfere di decadenza autunnale. 
 

I suoi soggetti, decrepiti come quelli di Caravaggio, si ispirano a lui arrivando ad assumere quasi la qualità di un dipinto, trasformando qualcosa di decadente ed inanimato in un'opera dove le ombre dominanti e le luci suscitano nello spettatore emozioni discordanti, suscitate da un'antica bellezza avvolta nelle tenebre. 

 

Seppur abbia fotografato luoghi abbandonati in Europa, è sempre alle bellezze italiane che rivolge il suo cuore. Inoltre è un appassionato del periodo Risorgimentale, coi suoi valori ed il suo orgoglio patriottico. Per lui è quindi quasi un doveroso compito restituire dignità alla vecchia bellezza architettonica italiana corrotta.

 

Un fotografo italiano che immortala soggetti italiani ispirato da un grande italiano...è il suo omaggio made in Italy a 360 gradi alla nostra antica tradizione.

Nel corso degli ultimi anni ha partecipato a diverse esposizioni, personali, collettive e fiere d'arte riscontrando notevoli consensi tra il pubblico.

 

E' apparso in alcune pubblicazioni internazionali legate al mondo della fotografia e ho ottenuto svariati premi e riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali fotografici come Px3 awards Parigi, IPA awards New York, MIFA awards Mosca e TIFA Awards Tokyo.

Lavori realizzati  & Exhibition

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